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Agosto 25, 2025I menischi sono due piccole strutture a forma di mezzaluna situate all’interno del ginocchio, tra femore e tibia. La loro funzione è fondamentale: agiscono come “ammortizzatori” naturali, distribuendo i carichi durante i movimenti, contribuendo alla stabilità dell’articolazione e proteggendo la cartilagine.
Lesioni meniscali: cosa sono?
Le lesioni meniscali sono un danno a uno dei due menischi (mediale o laterale) e può derivare da un trauma acuto, ad esempio durante una torsione del ginocchio nello sport, oppure dall’usura progressiva con l’età (lesioni degenerative). I sintomi più comuni includono dolore localizzato, gonfiore, difficoltà nei movimenti, sensazione di blocco o cedimento del ginocchio. Il trattamento varia in base al tipo di lesione, alla sua estensione, all’età del paziente, al livello di attività fisica e alla presenza di altri problemi articolari.
Tipi di lesioni meniscali
Non tutte le lesioni sono uguali. Conoscere il tipo di rottura aiuta a scegliere il trattamento più appropriato. Lesione longitudinale: corre parallelamente al bordo del menisco; se estesa può portare a un “manico di secchio”, con blocco articolare.
- Lesione radiale: parte dal bordo interno verso l’esterno; può compromettere la funzione di ammortizzazione.
- Lesione orizzontale: divide il menisco in due piani; frequente nei pazienti con degenerazione articolare.
- Lesione a flap (lembo): un frammento di menisco si solleva e può dare sensazione di “incastro”.
- Lesioni degenerative multiple: tipiche dell’età avanzata, associate ad artrosi e usura generale del ginocchio.
La localizzazione è altrettanto importante: le zone periferiche, più vascolarizzate, hanno maggiori possibilità di guarigione spontanea o dopo sutura chirurgica, mentre le zone centrali (meno vascolarizzate) cicatrizzano più difficilmente.
Trattamento conservativo
Nella maggior parte dei casi, soprattutto se la lesione è piccola o degenerativa, si inizia con un approccio non chirurgico. L’obiettivo è ridurre i sintomi, migliorare la funzione del ginocchio e prevenire un peggioramento.
- Riposo e modifiche delle attività: evitare movimenti dolorosi o sport ad alto impatto.
- Ghiaccio e farmaci: utili per ridurre gonfiore e dolore.
- Fisioterapia: fondamentale per rinforzare i muscoli della coscia e stabilizzare l’articolazione.
- Infiltrazioni: in casi selezionati, per ridurre l’infiammazione e migliorare la mobilità.
Nota: Il trattamento conservativo è spesso efficace, soprattutto nelle lesioni degenerative tipiche dei pazienti più maturi.
Trattamento chirurgico
Quando la lesione è più grave, causa blocchi articolari o dolore persistente, può essere indicato un intervento artroscopico. Le principali tecniche sono:
- Meniscectomia parziale: rimozione della sola parte danneggiata, preservando il tessuto sano. Recupero generalmente rapido.
- Sutura meniscale: riparazione con punti di sutura, possibile nelle zone vascolarizzate. Tempi di recupero più lunghi, ma maggior protezione contro l’artrosi.
Riabilitazione e criteri funzionali
Il recupero non dipende solo dal tempo trascorso dall’intervento, ma soprattutto dal rispetto di criteri funzionali, valutati dal fisioterapista e dal chirurgo. I principali parametri da raggiungere progressivamente sono:
- Riduzione di dolore e gonfiore
- Recupero della completa estensione e di una buona flessione
- Miglioramento della forza muscolare
- Stabilità del ginocchio nei movimenti quotidiani
- Capacità di svolgere esercizi di equilibrio e coordinazione senza dolore
Solo quando questi obiettivi sono raggiunti in sicurezza si può passare alla fase successiva della riabilitazione (cammino normale, corsa, attività sportiva). Dopo una meniscectomia, il ritorno alle normali attività avviene in genere in 4-6 settimane; dopo una sutura meniscale, i tempi possono estendersi a 3-4 mesi, proprio per permettere la cicatrizzazione biologica del menisco.
Lesioni meniscali: conclusioni
Le lesioni meniscali sono frequenti e non sempre richiedono chirurgia. Molti pazienti migliorano con un trattamento conservativo ben seguito. Quando l’intervento è necessario, le moderne tecniche artroscopiche consentono di affrontare il problema in modo efficace, ma la riabilitazione guidata e basata su criteri funzionali è essenziale per un recupero completo e duraturo.
Nota: la scelta della terapia deve essere sempre personalizzata e condivisa con lo specialista ortopedico.